Intervista allo specchio – Maria Stella Bruno

Non solo Maria. Non solo Stella.
Intervista allo specchio.

Mi siedo. Esordisco tossendo e mi sento un po’ nervosa, non emozionata, più seccata. Sono nuova nel ruolo di intervistatrice, non so cosa ne uscirà. Guardo il foglio che ho davanti con un misto di astio e divertimento. Sono gli appunti. So bene però che non li seguirò. Mi sto mettendo alla prova. Voglio essere un’intervistatrice “ficcante”, che non ha pietà per il soggetto in esame.

Osservo chi mi osserva e per poco l’altra non scoppia a ridere. Ah, bene! Penso, ironica. Cominciamo col piede giusto… Riprendo il controllo di me e chiedo a bruciapelo:

– Scrivere è lavorare? –

L’altra ricambia il mio sguardo. Pare offesa. Perfetto, penso soddisfatta.

– Sto alla scrivania – risponde con voce tranquilla – quanto e più di una segretaria. Ho orari impossibili che vanno ben oltre quelli di ufficio. A volte scrivo anche di notte. Il mio capo è un vero aguzzino. – Ride, allude a se stessa. – Mi paga poco o a volte pure niente… Se non è lavoro questo… –

– Ma i più, la gente che incontri per strada e a cui ti presenti, lo considerano un hobby, una carriera impossibile… – faccio io, decisa a non mollare la presa.

Voglio suscitare una reazione. Qualsiasi.

– Può essere un hobby, ma non per chi ci si dedica come faccio io. La mia è passione. Perché è più “possibile” far la ballerina ad Amici che diventare una scrittrice con un discreto pubblico di lettori? … Certo, non è facile, ma niente lo è.–

– Siete in tanti coloro che scrivono, specie in ebook, e la qualità di ciò che si offre al lettore spesso non è buona. A volte sono autopubblicazioni che non passano neanche attraverso un lavoro di editing. Tu hai pubblicato in ebook, vero? – concludo con nonchalance.

– Sì. – replica lei con semplicità, per niente impensierita dalle mie insinuazioni. – Ho pubblicato in ebook, sia tramite una Casa Editrice specializzata che ha vagliato i miei romanzi e li ha approvati e sottoposti a correzione, sia da sola correggendo con scrupolo. Non tutte le autopubblicazioni sono da lapidare. Ci sono lavori ottimi comunque. Sarebbe da stupidi non considerare caso per caso. –

– Mmhh – mugugno io, fingendo di controllare gli appunti e incassando il colpo – In Italia l’ebook non ha la stessa diffusione degli altri paesi. Molti pensano che ci si accontenti di pubblicare in ebook perché nessun editore voleva farlo in cartaceo. – Incalzo io.

Tié, pensò a mo’ di sfida.

– Non è così. Per l’ebook è solo più semplice ed economico. Comunque, adesso anche chi si autopubblica può avere il suo cartaceo. Amazon, per esempio, offre questa possibilità. –

– Hai approfittato di questa possibilità? – alzo un sopracciglio io.

– Naturalmente, anche se non per tutti i miei romanzi… Non ancora, per lo meno! Il cartaceo,  è il sogno non tanto segreto di ogni scrittore, ma, con una Casa Editrice può capitare che sia a pagamento o con contributo.–

– Lo sai, perché… – lascio la frase a metà e aspetto che lei concluda.

– …ci sono passata. – fa lei infatti.

Naturalmente ne ero già a conoscenza.

– Quindi hai avuto diverse esperienze in ambito editoriale, ma ancora non hai “sfondato”… –

L’altra mi scruta attentamente e poi sorride.

– Bisognerebbe capire cosa si intende con il termine “sfondare”, ma… di certo non sono più un’esordiente e non sono molto conosciuta. Ho pubblicato con Case Editrici tramite contributo, con altre senza e infine ho deciso di autopubblicarmi… Ho vinto premi di poesia e di prosa. Ho cercato di dare sempre il meglio in attesa di un’occasione. Questa potrebbe arrivare o meno, ma continuerò a scrivere. –

Mi sorride ancora ed io valuto come procedere.

– Encomiabile perseveranza o cieca incapacità di arrendersi? – le sorrido malevolmente a mia volta.

– Forse l’una e l’altra. Forse seguo solo il bisogno di mettere su carta e condividere le storie che mi porto dentro. –

Non cede. Non si arrabbia. Che noia!

– Storie fantasy, per lo più… – inizio io controvoglia.

– Anche di fantascienza – mi blocca lei e le ho dato il “La” senza volerlo – Ma non solo… L’ultimo romanzo che ho pubblicato è a metà tra un romance e un thriller… Non voglio dedicarmi a un solo genere. Voglio essere libera di raccontare qualsiasi tipo di storia che possa interessarmi. –

– So che hai una saga fantasy in sospeso da un po’. Chi ha letto i tuoi libri, sta aspettando da anni il terzo volume de “L’Occhio del Veggente” –

– Vero… La stesura è iniziata, in verità è anche a buon punto, ma purtroppo mi sono fermata. Conto di finirlo al più presto per i lettori e per me stessa. –

– Eppure sembra tu ti stia dedicando ad altri progetti… Hai scritto “Il Mondo Rubato”, seguito di “Nuova Era” e la storia sembra chiamare un terzo volume… Inoltre, come dicevi, hai scritto anche il romance/thriller “Nascosti nel Buio”… Non credi di avere troppe cose in ballo? –

Sospira ed io gongolo perché sembra non sapere cosa rispondere.

– Forse è vero. – ammette riluttante. – Ma è difficile disciplinare la mia fantasia. Ci provo, ma l’ispirazione non è un amante facile. –

Si sta innervosendo. Ce n’è voluto! …Stop… Mi chiedo improvvisamente perché dovevo farla innervosire. Non lo so, mi rispondo. Mi rifugio ancora negli appunti.

– Quindi… – bofonchio controvoglia.

– Quindi… Cercherò di finire ogni progetto il prima possibile perché ci tengo, ma a volte il tempo non basta mai! –

Tossisco come a schiarirmi la gola , ma cerco solo di schiarirmi le idee.

– Grazie per l’intervista. – decido di chiudere.

Sono a disagio.

– Grazie a te per la… chiacchierata. – ride lei.

Mi osserva e sorride. Perché volevo mettere alla sbarra colei che ho di fronte? Mi chiedo. Una ragazza qualunque, dal viso tondeggiante e gli occhi scuri come i capelli. Perché? Lei forse ha la risposta.

– Perché era quello che volevo io. – mi dice infatti – Volevo spiegare e narrarmi in una maniera un po’ diversa, per mostrare Maria Stella. Non solo Maria. Non solo Stella. Una persona qualunque, una scrittrice dai tanti volti. –

Guardo “l’altra” di fronte a me. Gli specchi spesso mentono, ingannano, ed io mi sono sottoposta al suo inganno per saggiare la verità. Sorrido a me stessa, a quella parte confusa e contraddittoria, al bastian contrario della mia esistenza. Di nuovo integra, mi alzo e riprendo il cammino.

Maria Stella Bruno

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