Lasciammo la notte pallida
dietro le nostre schiene lisce
Cercavamo l’OVEST come manna
Ci lasciavamo il freddo monarca
per stringere il caldo latitante e guerriero
Non portammo nulla con noi
solo stivali di pelle che scioglievano
le nostre carni sotto l’asfalto bollente
come inferno feroce
Non parlavamo
camminavamo freddi e astuti
facce di plexiglas blu
sulla via di un nuovo desiderio
La casa dell’oste era vuota
ci diede acqua frizzante
per bruciare i nostri ventri arsi
Sguardi predatori su quel tavolo rozzo
maschere di odio e pena per dei visi forestieri
Prendemmo la carovana più grande
ci trascinammo dentro le nostre incertezze
le nostre maioliche diaboliche
Il viaggio fu lungo
e pallida fu di nuovo la notte
Con occhi di serpenti
scrutavamo le legioni
mentre un brusio di stolti verbi
ci annunziava l’arrivo
alla nuova capitale
Strane concezioni
qui ad OVEST
strane fiere col corpo
di uomo qui ad OVEST!
Ci sedemmo su un masso scomodo
e il chiarore della sera
ci chiese di attendere
il cavallo alato
ci chiese di attendere la nostra realtà
ci chiese di morire tra la polvere del passato…