Acqua di Londra

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Avvolta da un mantello grigio-verde.

I suoi occhi, i miei occhi.

Simili.

Non smetto di guardarla.

Averla davanti mi sta consumando.

L’anima.

Rabbiosamente bella,

rabbiosamente sensuale.

Rabbiosamente da prendere.

Due incantevoli intrecci

Abbronzati

Su un tacco

Da ucciderti.

Ucciderti di passione.

Lasciarti senza respiro.

Labbra incollate.

Succhio il suo ossigeno.

E’ colorato.

Bianco all’inizio.

Roseo poco dopo.

Rosso fiamma.

Il mio.

Senza direzione

La percorro,

l’attraverso.

Mi fermo

Sulle strisce,

sulle curve rosee,

l’assaggio.

E’ dolce,

la pelle

mi chiama

percepisce

che sto esplorando

un’incantevole

struttura.

Modello di donna.

Femmina dentro.

Dentro di lei,

dentro di me.

Mani che respirano

Sulla linea

Della bocca

Che avvolge

Adesso

Il mio ossigeno.

Non bianco.

Incatenata

Dal desiderio

Di sentirla

Addosso.

Giro l’ostacolo

Leggero e profumato.

Mi cibo,

addento,

succhio,

bevo.

E’ il mio pasto.

La mia colazione.

La mia cena.

Il mio dessert.

La mia coppa di champagne

Sempre pronta

Temperatura adatta.

Guardami.

Osserva le mie mani

Cingono strette

Ciò che vogliono

Portare via.

Via da te

Entrano

Escono.

Mie. Mia.

Ti lavo

Con il mio aroma

Ogni centimetro

Di pelle.

Mi accarezzi

La testa

Ferma

Sul tuo punto.

Perdo la mia luce.

Ti vedo

Schiena inarcata

Ti sento

Sul filo

Di quell’orgasmo

Verde-grigio

Chiudo

Le mie labbra

Tra la stretta

Parallela

Dei tuoi

Meravigliosi intrecci.

Follia

Divorata.

 

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