L’inappetenza mi giova
mi rende splendida ninfa
dall’animo magro
e dalle ossa in evidenza
E mi accarezzo nello specchio
in quell’immagine fina ,
che non ruba troppo spazio
a chi del mondo sa godere
E nessun cibo può sporcarmi
nè riempire questo vuoto
di questo inerme corpo nudo
che solo la morte saprà apprezzare.