Parlami di te
di quest’alluvione di sottile brina
che mi bacia le guance
all’alba nel giardino
Parlami del fiore
che m’investe di profumo,
d’illusoria freschezza
mentre abito i suoi petali
Parlami della bellezza
dei tramonti e degli orizzonti
Di dove nascono i sogni
e dove muoiono i bambini
Parlami dei silenzi
nelle corsie del dolore
dove anime e corpi
si guadagnano degli attimi
Dei tuoi occhi, come sono,
dove guardano in certi giorni
quando il sole non riscalda
e le parole non bastano
a dire ciò che non può essere
Parlami del domani
di un pugno di speranza
bello come l’arcobaleno
che hai saputo inventare…