Quando raggiungerai lo stato
in cui le zampe nuovamente solide
sorreggeranno il tuo peso,
il passo tornerà deciso e scattante.
Il tuo abbaio, non più rauco, perforerà
le orecchie di chi avrai intorno,
senza irritarlo, strappando piuttosto un sorriso.
Non mancheranno compagni di gioco con i quali, sono certo,
ti comporterai nel migliore dei modi,
dividendo con loro, senza litigare,
palline, ossa e pupazzi.
Non avrai più le scadenze fisse per i biscotti
e la pappa fumante, come nel corso di tutti questi anni.
Il nutrimento laggiù consisterà in particelle di aria fresca e pulita.
Ti sazieranno come nessun cibo al mondo potrebbe fare.
Il tuo meraviglioso fiuto non ti sarà amico
nel ritrovare la strada di casa,
e concederti al nostro abbraccio.
Mi resta la speranza che, con un piccolo sforzo reciproco,
saremo in grado di incontrarci nei sogni, talvolta.
Forse parleremo la stessa lingua ma,
se non dovesse accadere,
basterà un attimo per comprendersi.
Ancora insieme.
Il tempo di quell’attimo.