Invadi pure tutto il mio spazio
tu, mio vizio, sia tu per sempre maledetto!!
Maledetto due volte il tempo di questo strazio
che ritrova il sublime e si diverte con diletto.
Il tuo corpo bruno è utile solo mischiato al tabacco!
Io t’inghiotto, mio spirito in fumo
mentre l’anima è in preda tra i vari doni di bacco.
Nel vino che innalza i piaceri più colorati
nel vasto tugurio di un animo già vinto:
per lui inventa il canto, un silenzioso inno
alla magnificenza della sua anima.
Io ti ascolto stupido bevitore!
e richiamo il tuo spirito ebbro
alla stregua di una voluttà assai amara
che unita a quella di un veleno antico,
fa del vino, l’unico nostro siero
che riveste di un lusso meraviglioso
quella cosa che noi chiamiamo Vita!
Ma, i nostri unici vizi, sia il Fumo che il Vino!
Ahimè! per sempre ci hanno condannato
in quell’ebbrezza di un martire divino
ferocemente ci hanno abbandonato.