Cosa significa per un giovane vivere in questo mondo? Ce lo siamo mai chiesto davvero? Cosa significa essere bombardati di tecnologia fin dall’adolescenza, avere modelli culturali di così poco spessore e a volte deleteri? Significa avere una grande difficoltà a scegliere. E saper scegliere implica una forte personalità, una grande sicurezza e anche una coscienza costruita sui valori e non sull’effimera consistenza di un messaggio pubblicitario. E coloro che hanno il compito di indirizzare questi ragazzi troppo spesso sono impreparati a farlo, non riescono a comprendere la tecnologia che i giovani usano abitualmente ad esempio, e non hanno la flessibilità di adeguarsi ad un mondo che evolve troppo in fretta. Così gli adolescenti finiscono per crescere da soli, senza una guida forte e sicura che sappia indirizzarli e che sappia insegnargli soprattutto a scegliere con indipendenza, a non essere soppressi e annegati nel qualunquismo imperante. Aiutarli ad esprimere le proprie capacità, a non abbandonare la propria creatività, a non rinunciare alla propria personalità e soprattutto aiutarli a comprendere quali sono i valori reali e quali invece quelli costruiti dai media, questa è l’unica via da perseguire. Ma per insegnare, bisogna essere all’ altezza, bisogna avere la forza, la voglia e l’umiltà di calarsi nel loro ambiente, di comprendere il loro linguaggio, i loro modelli, per poter dare loro la giusta chiave di interpretazione di ciò che oggi rappresenta il mondo occidentale. E tutto questo senza bandire ciò che non si comprende, nascondendosi dietro ad un ‘Una volta si stava meglio’, che non serve a nessuno!