Seppure io vivessi cent’anni ed altri cento
comunque serberei il ricordo contento
del giorno lontano in cui l’ho conosciuta
fu un caso… in un giardino la vidi seduta
assorta nei pensieri e col sorriso spento
da ansie o malesseri… da assilli del momento!
E mentre ne scrutavo il pallido candore
magari interrogandomi su cosa poter dire
con gesto sì spontaneo, ella mi saluta
ed ecco, dunque, che l’ho conosciuta!
Ricordo bene il viso, la dolce sua espressione
quando ci presentammo con qualche esitazione
da allora, in ogni tempo, c’incontravamo a voce
… ci sentivamo spesso e in modo pur loquace
e si scherzava sempre e sempre c’era un dire
di tutto e di niente… tanto per conversare!
Ma poi, nel divenire, frenammo le occasioni
all’inceder, inatteso, d’affetto ed emozioni
… erano bei momenti a cui fu detto “basta”
così, di tante cose, giusto il ricordo resta!
Ci stimavamo tanto e tanta era la gioia
solo a scambiare attimi e vincere la noia
Ed or vorrei vederla anche per un momento
… come breve visione dissoltasi nel vento!
Di un magico rapporto, nostalgico rifugio
la vita ci ha privati senza nessun indugio
il cielo maldisposto e il fato assai beffardo
ci vietano perfino… lo scambio di uno sguardo!