Volevo una carezza

Volevo una carezza
al sapore d’amore
mentre i giorni correvano lieti
regalando agli anni un po’ di maturità
Ed io volevo una carezza
solo una carezza
che mi addolcisse quell’amara
e sordida solitudine insistente
e mi lenisse quel dolore sordo
del sentirmi inadeguata
differente dallo sciame di bambini
che mi vestivano quei giorni
spogliati di felicità
Bastava una carezza
per sentirmi leggera e più bella fuori
per poter mostrare il dentro
senza inciampare nel timore
E senza quella carezza
mi ritrovai a vagare
tra le sterpaglie fitte
di un intricato malessere
in cui rimasi intrappolata
e zoppa fino a quando ricordai
di poter essere ancora me stessa
Ma sarebbe bastata una carezza
                   papà.

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