Seguendo i miei passi
potrò ritrovare la strada,
immensa creatura
che squarcia il mio petto velato
e fugge tra raggi abbaglianti
cercando il presente.
Una eco… il rimbombo del cuore
richiama a sé i tempi,
i silenzi nascosti
tra brividi umani
ed umane risposte.
Il cielo è d’un grigio pastello
e racchiusa, in quest’aria fragrante
è la notte appena passata…
uno scrigno che il bagliore dell’oro
lascia appena ammirare
e socchiuso,
confuso,
perduto nel grande silenzio…
si spande.
C’è un odore lontano,
un sapore nascosto,
e se stringo i miei occhi a cercarlo,
e se allargo le mani,
sembra quasi che possa toccarlo,
ma non so cosa sia
e si spacca,
si rifugia tra mille frammenti
mi rimbalza sul viso giocando scherzoso,
sfuggente e deciso:
lo sento, ma fugge
e così, allargando i miei occhi,
si dirada la nebbia del tempo
che mi lascia più vecchio
finchè torna quell’odore indeciso
che mi strappa un sorriso e un assenso.
Forse è questol
Il desidero di tornare nel tempo
per trovare gli odori e i sapori,
piccoli attimi non trattenuti,
ripetizione di fatti già vissuti
e guardarli e sentirli e toccarli
con gli occhi di chi crede di averli perduti,
ma non per sempre,
solo finchè non torni casualmente
mescolato tra miliardi di indicibili fragranze
proprio quella…..
sì quella….
quella che dir non posso
perché non so,
ma che balzando e danzando sul mio viso,
scherzosa e sfuggente
mi lascia quel presente indeciso
che mi strappa
un assenso e un sorriso.