Una girandola di emozioni lentissime.
Un lungo corridoio.
Una porta blu.
Numero 213.
Un letto enorme.
Lenzuola blu
Come la notte.
lampade avorio.
Abbinamento
Arredamento
Chic.
Come te.
Sul letto
Dalle lenzuola blu.
Aspetti
Fumando.
Capello chiaro.
Figura esile.
Ben disegnata.
Qualche tatuaggio
Sapore di femmina.
Il fruscio
Di un vestito
Il mio
Che scivola via.
Tempo senza tempo.
Golosa di carne
E di piacere
Rosa
E di pelle
Olivastra.
Infili i tuoi
Occhi dentro
Come le tue mani,
come la tua bocca
come la tua lingua
voluttuosa
di sospiri,
di gemiti,
di parole
mai sentite,
di tocchi
squisiti
e di ritmi
lenti
e audaci.
Sotto
Mi implori
Di prenderti
Mi guardi dritta
Senza parole
Portarti
Dove
Vive solo
L’estasi
E
Nient’altro.
Le tue gambe
Sulle mie spalle.
Paesaggio unico
Aroma di caffè.
Ne bevo il contenuto
Dolce amaro
Coli miele
Che mi rimane
Sulla lingua.
Ho sete
Una coppa
di
Vino
E frutti
Appena colti
Ti ho colta
Ansimando
In ginocchio,
le mani appoggiate
al muro.
Schiena liscia
E inarcata
Aspetti ancora
L’entrata.
Apro la porta
Blu
Numero 213.
Tremi
Vibri
Implori
Ancora.
Ancora.
Ancora.
Voglio
Vederti
Ballare.
Voglio
Vederti
Godere.
Sentire
La tua
Ninfa
Nella
Mia acqua.
Ti trascino
Verso il mio
Incantesimo.
Io
Ora
Vestita
Per uccidere.
Ricercatrice di vite
E anime perse.
Una musica malinconica
Si fonde con le grida
Del tuo orgasmo.
Ti ho resa
Una danzatrice
Responsabile
Di un pezzo
Di rossetto
Che mi chiederai
Ogni giorno.
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