Dune di ghiaccio fissano dagli oblò;
è la chiusa del verde
in cambio di una veduta d’artificio
quando il fiato rallenta
nella pausa, pima delle mani
bianca m’addormenterei
dentro la musica di un bozzolo
Vedo te, nel margine del sonno
dipingere le mute dei giardini
verrò un giorno di marzo
dietro alle tue vetrate
con piccoli piedi di camoscio