Soffia la vita sul sinuoso crinale,
soffia sul biondo grano
pettinato dal vento
sul lento peregrinare
dell’umana condizione,
soffia tra lo stridere
del metrò affollato
tra l’incuria d’una madre
affaccendata tra i fornelli.
Soffia la vita mentre il tempo toglie
e al volto rosato ruba la pelle
e ai sognatori il tappeto di stelle.