La trama aspra
delle tue rocciose pupille
dilata
i meandri dei miei bisogni
Argilla chiara
le parole
sul vulcano spento
In attesa d’un richiamo,
foresta azzurra,
mi perdo a contemplare
la neve dell’essenza caduta
ai piedi
dell’obbligo di procedere
a tentoni
E già immagino
il sale dell’oblio,
la paresi
della stanza muta
mentre i colori
rimangono fuori.
Elena Condemi