Mi scopro sempre
qui, nell’alveo che converge
tutta la mia discendenza
ruvida e al femminile;
il puntaspilli di un rovescio
di mano in disuso
di prudenza
Dico e mai disdico
che la verità non sempre è vera
che ho amato ogni volta
le cose imperfette
perché al contrario
ho rilevato forme irregolari
mi sono riempita
di un irrequieto chiedere
per svuotarmi
di uno stentato esistere
l’indole mia reclama una pietà
che appartiene solo a me
e alla mia indecente anarchia;
altro non è dato sapere
e col dorso spigoloso del polso
ora asciugo le labbra
da tanta logorrea
Di me dite solo questo:
“Essere stata è la condizione
perché lei sia”
(da “Mi salvò l’ala sonora,Sylvia Pallaracci,2011 LietoColle)