Presentazione libro – Frammenti di Vita – di Cristina Rotoloni

Ho iniziato a scrivere e raccontare le mie storie quando ero bambina, poi con il crescere le ho fatte sempre più mie e ho smesso di comunicarle al mondo. Vittima di una mia profonda insicurezza ho lasciato solo alle favole la possibilità di essere raccontate perché non ho mai saputo dire di no allo sguardo innocente di un bambino che mi chiedeva di sognare tramite un mio racconto. Alcune di queste sono state anche illustrate e sono divenute libri realizzati completamente a mano, come ad esempio “Stellino e Tom”. Varie persone, vedendo le mie capacità, mi hanno esortato a renderle pubbliche, ma ho sempre desistito tranne in rare occasioni perché non vi ponevo la loro stessa fiducia. Dopo il terremoto ho iniziato a sentire il bisogno di continuare a scrivere e  altre persone hanno letto le mie opere e mi hanno supportata nel perseguire il progetto di un libro.

Il risultato è quello che voi tutti oggi potete vedere, una raccolta di sei racconti intitolata “Frammenti di Vita”.

La difficoltà maggiore nella realizzazione di questo volume è stata poterlo pubblicare senza dover pagare cifre esorbitanti e creare una copertina che fosse realmente mia e non presa da foto o disegni già esistenti. In questo libro, quindi, vi è tutto di me, compreso l’immagine che lo rappresenta sulla copertina.

L’ho scritto essenzialmente per me stessa, perché i pensieri non mi danno tregua finché non li metto su carta e perché non volevo dimenticare, affidando ai ricordi che sbiadiscono, l’emozione che lascia la sofferenza. Apparentemente questa espressione può sembrare un messaggio contrastante, ma come si potrà scoprire dal racconto del terremoto, secondo me, ogni esperienza lascia segni indelebili che guidano le persone verso stati emotivi diversi e  con vari risvolti che possono risultare positivi o negativi in base alla soggettività di chi li vive e di chi li sperimenta. In questo libro parlo dei labirinti dell’anima e delle difficoltà che l’uomo incontra per affrontarli e quando vi riesce per risolverli.

Si racconta il bisogno di sopravvivere a noi stessi e agli altri.

Mi piacerebbe che questo libro portasse a parlarne, a discutere e a rapportarsi con quello che vi è descritto perché questi “Frammento di Vita” sono esperienze che possono essere realmente accadute a qualcuno di noi o a persone che conosciamo. Fanno parte dell’esistenza umana e per questo chiunque può ritrovarsi in questi racconti perché parlano del quotidiano e della vita. Magari non per tutti, ma ahimé per molti.

L’elemento che accomuna tutte le storie è la dignità umana, la fragilità e la forza dei protagonisti che si aggrappano alle loro illusioni per sopravvivere. Affronto sei diversi personaggi visti tramite le loro emotività e i loro caratteri che si scontrano con situazioni che non si aspettano, ma che non possono evitare.

Il libro comincia con “Io Sono”, la storia di una ragazza incompresa che non riuscendo a entrare in contatto con il mondo che la circonda, manifesta la sua frustrazione in un grido urlato nella sua solitudine e non si arrende per non soccombere alla sensazione d’annientamento che vive.

La seconda storia entra in contatto con un’esperienza meno quotidiana, ma facente parte della realtà della terra e contemplata nelle catastrofi naturali, il terremoto di L’Aquila: “6 Aprile”. In questo racconto mi descrivo in prima persona e parlo della mia esperienza e delle mie sensazioni ancora forti nonostante siano passati quasi tre anni dall’evento.

“Tu Mio Padre” analizza le difficoltà di comunicazione tra le generazioni e soprattutto le incomprensioni tra genitori e figli, evidenziando la noncuranza di un padre che non riconosce il proprio ragazzo per ciò che è e per la sua individualità, volendolo a sua immagine e somiglianza.

“Amore” è invece un racconto basato proprio sul senso della parola e le difficoltà di un sentimento che con gli anni sciama e tende al tradimento, ma la protagonista ricca della sua sensibilità e dei suoi sogni è pronta ad affrontare la sua esistenza e quello che le riserva.

Davanti a tante diverse emozioni riconducibili tutte alla vita, affronto anche l’argomento che la contrappone e cioè la Morte. In una situazione irreale il protagonista va alla ricerca di ciò che è importante e alla scoperta di sé tramite un “Percorso” che gli indicherà la via.

Per concludere l’opera l’ultimo argomento è basato sull’illusione dell’amore perverso e in “Di chi è la colpa” si analizza l’animo di chi non è più in grado di vedere il proprio valore persa nella follia di se stessa e di chi la circonda. La protagonista è abbandonata nella mostruosità di un r apporto in cui la donna è brutalizzata dall’uomo con cui ha scelto di condividere la vita.

Il libro contiene quindi sei brevi racconti di storie dure e crude dove viene messa in risalto la lotta psicologica che l’animo deve affrontare per accettare il proprio Io in relazione con il mondo.

Un conflitto interiore che fa parte dell’animo umano e che spesso non pone fine alla propria follia.

Con piacere ho riscontrato una vostra piena partecipazione e nei vostri commenti o recensioni ho letto con attenzione le analisi che avete fatto e le riflessioni sulla corrispondenza di queste storie alla vostra vita. Vi ringrazio quindi per la partecipazione e per aver letto questa presentazione.

Il libro è visibile sul sito ilmiolibro.it dove potrete leggere le prime pagine del racconto “Io Sono” e leggere tutti i commenti e le recensioni. Per qualunque chiarimento, confronto, richiesta o acquisto potete contattarmi sul sito sopraccitato, su facebook alla pagina Rotoloni Cristina, su Twitter sempre a mio nome o sulla mia e-mail rotolonic@yahoo.com.

 

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