Per gioco o per magia
(Sogno o realtà?)
Che cielo strano
c’è stasera,
da un azzurro penetrante
al nero cupo
è andato
piano piano trasformandosi.
Sembrava imbronciato
poi si è arrabbiato
ma proprio tanto.
Mentre guardavamo
quel cielo nero
fulmini e saette
ci cadevano addosso
mentre colpi di cannone
sparava, assordanti.
Subito dopo
tanta acqua
ci è caduta addosso,
acqua e vento
che ci toglieva il fiato
mentre correvamo veloci
attraversando il prato
per raggiungere quel capanno.
Di corsa siamo entrati,
dentro quello che
poi è stato
il nostro fato,
il nostro gioco
che continua ancora.
Com’era bello il tuo viso
con gocce di paradiso
che scendevano di lato
sul tuo bel viso
e che dai tuoi capelli
alimentare poteva.
La tua maglietta lilla
che tanto piaceva a te
lasciava intravedere
il paradiso intero.
Eri bella, questa sera,
tutta bagnata
ma tanto felice,
felice di prender acqua
acqua sul tuo viso.
Come in un gioco
mi hai preso per mano,
fuori, con l’acqua che scendeva
mi hai portato.
Lacqua cadeva,
ti rendeva bella
mentre tu amavi
il tuo sogno proibito,
mentre l’acqua
giù veniva
e bagnava ,
quel corpo di fatina.
Io felice e spensierato,
preso dal gioco divino
per gioco o per magia
sono diventato,
il tuo Merlino.
Ero il tuo mago
e lo sapevo
con il mio sguardo
sapevo entrare in te
e vedevo
nei tuoi veri
tutto l’amore
che provavi per me.
Vedevo per magia
i tuoi pensieri lievi,
parlavano d’amore
parlavano di me.
Entravano in te
con il mio sguardo fiero
e vedevo
tutto quello che era vero.
Per gioco o per magia
avevo te, dentro me
mentre intorno cadeva,
tanta acqua benedetta.
Melanto
Poeta da quattro soldi
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