Leggo la pioggia attraverso
i vetri delle finestre,
le nuvole come pagine di libri,
sfogliati da cento mani.
Un soffio accarezza i vetri,
è il vento, a volte dolce,
a volte irascibile che vorrebbe
penetrare la pelle.
Le lampade dondolano,
si accendono, si spengono,
è l’altalenante movimento
della vita.
La casa scricchiola,
sta per crollare, cerco la notte
riversa sul pavimento,
osservo le foglie ricoprirla,
come una coperta ricamata.
E’ il mondo che passa,
si è appoggiato alla mia bocca,
l’ho lasciato fuggire,
senza neanche dargli un bacio.