Il tuo corpo filiforme
S’aggira per l’inferno
La Mano impietosa
D’un barbaro uccisore
S’accanisce funesta
Sulla lacrima di vita
C’ancor non t’abbandona.
Privato d’ogni effetto
Denudato di te stesso
Preghi l’alba di non tornare
Preghi un Dio liberatore
I corpi ammassati di Ignoti caduti
senza medaglia
Senza ragione
Senza valore
In silenzio s’apprestano
A ritrovar dignità
Di fronte al tuo silenzioso rispetto
Ombra fugace in questa lunga notte.