Numerose sono le proteste scolastiche: ecco cosa ne pensa una ragazza salernitana.

Attestato

 

Numerose sono le proteste scolastiche: ecco cosa ne pensa una ragazza salernitana

 

Oggi molte sono le proteste riguardo la scuola,riguardo le nuove riforme,migliaia,anzi,milioni di giovani scendono in piazza per protestare e tutti affermano che vogliono una scuola migliore. Ho chiesto a Valentina,una ragazza di sedici anni di un liceo scientifico di Salerno,cosa pensa di questa riforma,di queste proteste,se sono giuste o sbagliate. La sua risposta è stata semplice,diretta,senza ripensamenti,sicura di quello che diceva. “La scuola è di tutti,io non dico di non volerci andare,il contrario,ma non voglio sia così”…”A scuola ognuno di noi deve esprimere le proprie capacità,deve esser messo in condizione di far emergere le proprie capacità e le proprie passioni”…”La Gelmini non capisce ciò,vuole solo imporre e impone in modo sbagliato,senza dialogare con noi”…”Noi giovani vogliamo una scuola migliore,non ci sembra giusto che solo alle scuole pubbliche vengono tagliati i fondi e alle private no,e perché?Perché loro danno soldi allo Stato,cosa che non fanno le scuole pubbliche”…”Cosa risolveranno licenziando centomila persone,tra docenti e bidelli?L’affollamento delle classi,minor concentrazione da parte di noi alunni e incapacità dei professori di spiegare in modo adeguato,avendo classi con minimo trenta alunni e incapacità di interrogare in modo corretto,essendo numerose le interrogazioni saranno più brevi e l’alunno non ha la capacità di esporre tutto quello che ha appreso; senza contare,ovviamente,tutte le persone licenziate che ora non sanno che fare e se si pensa che hanno una famiglia anch’essa ne risentirà!”…”Minor fondi equivalgono alla limitazione,o scomparsa,dell’uso dei laboratori e quindi dell’opportunità di sperimentare e approfondire vari argomenti”… Valentina,una ragazza sicura e decisa,alla quale interessa il bene della scuola,che vuole studiare senza limitazioni alla domanda “Come si potrebbe reagire a ciò?” la sua risposta è stata ancora più semplice “La soluzione,oltre le proteste,che permettono di farci sentire,di esprimere le nostre opinioni,è facile,ma per loro che stanno al potere è impossibile. Tutti i soldi che guadagnano in un mese a cosa gli servono? A comprarsi vestiti firmati? Ad avere le macchine più costose? Ad andare nei ristoranti più cari d’Italia? A farsi le vacanze nei luoghi balneari? Non possono farne a meno come facciamo noi? No,per loro è chieder troppo,eppure basterebbe dimezzare il loro stipendio per non tagliare tutti i fondi,perché diciamoci la verità,i fondi non li stanno tagliando solo all’istruzione,ma anche sulla sanità,e noi campani siamo i primi a pagarne le conseguenze perché un altro po’ per poterci curare dobbiamo farci i debiti! E per andare a scuola per poi apprendere l’ignoranza si rifiutano tutti! Voglio una scuola migliore,solo per arricchire loro dobbiamo pagarne noi le conseguenze e questo non mi va giù!” Ecco cosa pensa Valentina,una semplice ragazza salernitana che vuole difendere la cultura,che ha voglia di apprendere senza conseguenze,senza ma e senza sé,vuole apprendere per acculturarsi,per poter avere un bel futuro e per non vivere in un mondo ignorante.

Paola Concilio

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