Lirica

Vieni, amore,
vieni con me
a sfidare i flutti che,
all’improvviso, sferzano il litorale.
Timidamente avanziamo
coi piedi nell’onde,
quando una,due,
tre ondate furiose ci frustano.
Tu perdi l’equilibrio all’indietro,
ti soccorro a fatica,
ti porgo il braccio,
poi entrambi,
ti sfioro,
ti abbraccio,
ti do la forza che non hai.
Dura poco: in acque più tranquille
ci immergiamo
e prendiamo confidenza col mare,
ancora sorpresi per quanto è accaduto,
ancor più per quel che non è avvenuto,
rivelatorio.

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