Le stagioni di Adriana

“ Le stagioni di Adriana”

Un fitto velo di nebbia
in autunno avvolge la natura,
è l’alba,un nuovo giorno,
dorme la mia creatura.

A poco a poco in cielo
le fiaccole spariranno,
mentre nel cuore alterno
un battito e un affanno.

Madre di un dolce bimbo
sarò l’allevatrice,
la culla il suo riposo,
ma ora l’incubatrice.

Qui, su per il sentiero,
domino il mondo intero…
l’anima darei in cambio,
alla vita e il suo mistero.

Cupola! Mistico Tempio,
sede della speranza,
restituisci al mondo il frutto,
di una felice gravidanza.

Fiducia nel cuore
nell’ora del lesto andare,
lacrime dai miei occhi,
nel lento ritornare.

Così furono i giorni,
di quella triste primavera,
la vita, profumi e fiori,
lontani da me ogni sera.

Uno splendido sole
riflette campi di grano,
come Dea dell’Olimpo
ora allatto il mio bimbo.

Continuerò ad esserci,
amerò con i suoi occhi,
quando sarà Natale
con tanta neve a fiocchi.

Vincenzo Russo

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