Una ruga mi parla
di un tempo passato
che non si nega
al presente
le cui viscere
ha inghiottito.
Silenzio gente!
Sappiate che domani
senza corpo tornerò
tra le lame
dei vostri occhi
e affronterò i ricordi
che immutati vagheranno
nelle vostre menti,
e spargerò fiori
laddove il vento
mi ha accarezzato
e getterò sale
sull’ignobile durezza
di un disamore patito.
(Emanuela Arlotta.