Il soliloquio

 

Mi siedo tra due lune
nell’inferno distillato
di questo rito abbreviato
del mio viver quotidiano

E con la mente in altro luogo
umettata di follia
m’azzardo a varcare l’uscio
nell’insidiosa utopia

E tra sorrisi e significati
mi sorprendo colma e felice
trasudante di speranza
come fossi giovane sposa

Poi mi volto e da lontano
la realtà mi saluta
con il ghigno di chi ha chiaro
che quel soliloquio non ha futuro.

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