Il senso profondo di un canto visivo.

 

“Scriviamo ogni giorno, per raccontare di quel sorriso che ci ha impressionati per strada, parlando del tempo, per lamentarci contro il vento o la pioggia, specie quando ci allontanano ancor più da chi amiamo…scriviamo di sera, per ingraziarci la notte e gli spiriti benigni che veglieranno il nostro sonno…scriviamo al mattino, appena svegli, per fermare sulla carta la bellezza dei sogni..o per ringraziare il cielo, che ci ha concesso di svegliarci di fronte al mondo…che solo ieri, ci sorrideva da lontano”. F. F.

Teramo scopre un nuovo talento poetico ed espressivo, carismatico nella sua  capacità di adeguare le parole alle immagini in un percorso che risulta pressochè cinemtaografico nella sua cangievolezza.

Federica Ferretti  commuove nella riscoperta della parola che coniuga all’immagine nella sua prima opera,  IL CANTO DEL CIGNO ROSSO, Edizioni Rupe Mutevole, un inno all’Amore Impossibile, ovvero quello che quotidianamente solletica  gli occhi ed il cuore.

Presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino,  già disponibile on-line nelle più prestigiose vetrine,  sta riscuotendo notevole successo di pubblico e critica, apprestandosi a diventare  non solo uno dei fenomeni letterari dell’anno ma anche una promessa della cultura italiana.

 La metafora del canto del cigno, che superara la convenzionale dicotomia bianco-nero, nel suo imporre un colore che è quello dell’esistere, il rosso, accompagna e pervade la storia della giovane Elisa, trasforma l’opera in  “anomala”, sciorinata così, quasi come una serie infinita di riflessioni e segni su cui, in fondo, ognuno si ferma ogni giorno, con una sorta di piacevole coincidenza, con l’angolo in cui ognuno, a sera, si butta a riposare… mentre, fuori, il tempo cambia, inesorabile, di stagione in stagione.

Grazie alla sua modernità espositiva, un miscuglio di parole e rappresentazioni visive, dove le une compenetrano le altre, si lascia cioè una “parentesi aperta”, quella di cui avevamo bisogno, in nome di una personale libertà di pensiero, individuata in effetti quale l’unica chiave di lettura possibile.

Un romanzo da vedere e da leggere: IL CANTO DEL CIGNO ROSSO, RUPE MUTEVOLE EDIZIONI.

 

COVER federica

Drammaticamente intenso mentre, più o meno consapevoli, ci si troverà a rivivere i propri attimi, già coautori di una storia infinita: la vita, simboleggiata nella forza espansiva del colore del Rosso.

Federica Ferretti, nasce a Teramo, 34 anni fa, laureata in Scienze Politiche e Discipline Musicali, ama la contaminazione tra i linguaggi grafico – pittorico e musicale , per scoprire le mille sfaccettature della vita.

Direttore Editoriale di “Echi da Internet”, ed ideatrice  della nuova collana “Radici, la letteratura Abruzzese”, presso la medesima Rupe Mutevole, promuove una letteratura del tutto spontanea, viva, dinamica, specchio della cultura multimediale sempre più diffusa, per dare inizio ad una nuova era letteraria, pronta a veicolare il passato nel futuro,  che però vuole conservare intatto il suo legame con le proprie  Radici Culturali.

 

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