Icaro

A due a due
come ali che planano sul mondo,
come i battiti del cuore,
tornano in me i sospiri
gonfiando il petto che sembra che mi scoppi
e gli occhi…
si riempiono di boschi luccicanti,
spazi vuoti di naufraghi tremanti,
spente foreste dalle miti brezze,
fruscii di fronde che sanno di carezze.
Volo di un volo
che nello sfrecciar si perde
e saetta fendendo l’aria che si spacca
schiudendo avanti a me gioie e dolori
donando ad ogni giorno i suoi bagliori.
E lì vorrei tuffarmi,
nel mio sole,
scegliendo come Icaro il destino
aprendo il cuore all’utopia infinita:
sognare il sogno perso di un bambino…
e a due a due
come brevi saltelli d’uccellino,
trovar rifugio in questo rinverdire.
E in questo  tempo che mi corre avanti,
quando il mio petto sarà bruciato ormai
infuocate le ali e il sogno incenerito,
chiudere gli occhi
e spegnere il mio grido
sapendo che oltre il buio,
se tu vuoi,
posso guardare il mondo
con i tuoi.

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