I porti della notte

Il cuore rallentava
e riprendevo fiato
nel profondo
mentre la bocca mia
calava l’ancora
alla banchina
dei buoni sentimenti.

Inspiravo pace
ed espiravo ansia
mutata al fuoriuscire
in calmi versi
mentre imparavo
l’arte dell’attesa
facendomi padrone
e ladro del mio tempo.

Pensieri come mozzi
riempivano la stiva di parole
facendo la catena con le note.
E ripartii,
ma il mare ora era calmo
e nella calma piatta della notte
mi feci lieto timoniere
a navigare il Reiki
e le isole che trovai
furon risposte.

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