Esser soli
in questo spazio indefinito di anime,
l’una accanto all’altra sconosciute,
in un viavai carnevalesco
di insipido individualismo,
in una marcia di non vivi,
di sguardi dispersi
che non si incrociano mai
al crocevia di una vita
senza vita,
che inganna l’anima di esserci
e si scioglie in un pugno di terra
incolta,
invasa dal brusio di un cantilenante vuoto
Esser soli
tra tanti
Questa è la solitudine