Disarmonie d’identità di Greta Leder

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Oscar Wilde insinua che l’arte è più vera, più efficace, più micidiale della vita, e così questi scritti sono espressione di un viaggio onirico all’interno di ciò che è più micidiale della vita: l’animo umano.
Uno stato di privilegio interiore dove il fuori luogo è bandito,dove ci si può sentire un’isola dai confini prestabiliti lungo il difficile mestiere del sapersi vivere a contatto di un perenne, spiccato senso di implacabilità.
Un mondo di ombre che danzano alla luna. Ancestrali demoni che lacerano la carne e la mente.
Non ci sono schemi predefiniti, non c’è la banalità del convenuto, ma solo l’abbandono: abbandono a una devastante lettura del sè che si riflette in gesti, colori, parole che a loro volta graffiano, e si ribellano al proprio creatore.
Una liberazione in parole e immagini, affinché il buio possa trasformarsi in luce, per poi inesorabilmente tornare a nascondersi, diverso da prima.
 
Il libro è pubblicato nella collana ilmiolibro.it ed è reperibile anche in formato ebook.
 
Recensione:
Alla sua prova d’esordio Greta Leder si affida a un minipoema in versi, un poema che si libera in un canto d’amore. L’attesa, la seduzione, l’atto sessuale, la contemplazione, l’abbandono sono i cinque capitoli che compongono il libro, i cinque momenti dell’avventura amorosa.
Dentro una successione di componimenti precisa, spiccatamente femminile, l’autrice mantiene una chiara predisposizione per l’ossimoro, già avvertita nel titolo, forse a voler spogliare i segreti della sua anima, forse a voler rendere esplicite le contraddizioni della sua personalità, di una personalità soggiogata dal suo stesso innamoramento.
Tuttavia l’autrice non cambia mai registro: il suo grido si estende limpido e forte da un verso all’altro, da un fremito all’altro senza mai calare d’intensità, senza mai distrarsi dalla sua unica, appassionata ragion d’essere.
Dalla delicata sensualità di “Lentamente” al vivido erotismo di “Il dolce pasto”, dalla nuda introspezione di “Oltre Lilith” al canto gioioso di “Perfetti amanti” il libro rivela tutta la sua forza espressiva, la forza di una bestia feroce che percorre straziata i recinti della sua gabbia, la gabbia di un Sentimento.

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