Certe notti mi smarrisco
bambina senza madre
tra chiassosi pensieri
e laceranti domande
La terra troppo sottile
si piega al peso del passato
e crolla sui deboli arti
l’edificio d’incertezze
E in questo immenso oceano
di brulicanti idee
mi assottiglio come ombra
per nascondermi a me stessa
E mi chiudo come larva
nella crisalide ormai stretta
in attesa che il mattino
mi rischiari col suo bacio.