Brindo al mio destino.
Ma sì, alzo il calice alla sua salute.
Attraverso il vino ambrato
lo vedo sgranato, lontano da me
in un orizzonte semi liquido
dai colori molteplici.
Bevo e sento l’amaro della vita.
Un mazzo di spine che scivola in gola.
Brindo ancora…A te destino strano
che tutto mi porti con sguardo maligno.
Nulla posso rifiutare. Non sono doni
sono fardelli che appena riesco a trascinare.
Non posso mancare al tuo volere…allora
Brindo ancora a te: mio eterno nemico
che devo, per forza, abbracciare.
@ Orofiorentino