Amore e guerra di Ilaria Goffredo, 0111edizioni

 

AMORE E GUERRA Ilaria Goffredo 0111edizioni 2012

Siria è un’educatrice italiana di ventiquattro anni originaria della Puglia che, dopo una breve esperienza di volontariato in Tanzania, decide di dedicare la propria vita ai bambini africani. Dopo una laurea a pieni voti, parte per il Rwanda, dove si innamora ancora di più dell’Africa e del suo cielo, della sua gente, dei suoi sorrisi, delle speranze silenziose dei bambini. È il 1994 quando la situazione politica ruandese diventa sempre più instabile. L’etnia Hutu, in contrasto da quasi settant’anni con i fratelli Tutsi (fra l’altro contrasto creato dai colonizzatori belgi), è più che mai pronta a rivendicare le proprie ragioni e l’intolleranza verso l’altra etnia, anche con lo sterminio di massa. In questo crescendo d’angoscia, Siria incontra un attraente giornalista newyorkese e un giovane tenente canadese dell’ONU, le cui truppe sono di stanza in Rwanda per vigilare sulla pace precaria tra il Rwandan Patriotic Front (il fronte ruandese di liberazione, formato da tutsi e hutu moderati) e il governo di Habyarimana (ex capo delle forze armate salito al governo con un colpo di stato, che appoggia l’Interahamwe, la milizia “civile” creata per uccidere i tutsi). La ragazza si ritrova spiazzata davanti ai suoi sentimenti improvvisi verso uno dei due pretendenti e, nel mentre, la situazione precipita. Con la guerra che infuria, i bombardamenti che si susseguono, le mine che esplodono e le incursioni della milizia a colpi di machete, Siria dovrà essere ancora più coraggiosa per proteggere sé stessa, l’uomo che ama e i suoi adorati orfani. Questo romanzo scaturisce dal mio profondo amore per l’Africa, nato durante un’esperienza di volontariato in Kenya nel settembre del 2005. Ciò che ho visto e le emozioni che ho provato hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore e la volontà di far conoscere agli altri delle realtà invisibili ma crudeli, spesso scomode per i governi occidentali, ma assolutamente reali e ingiuste. È per questo che ho deciso di narrare gli eventi che si sono svolti nel 1994 in Rwanda che hanno lasciato una traccia labile nelle nostre coscienze, colorandoli della mia esperienza di volontaria e arricchendoli con una storia d’amore. È un amore che nasce inaspettato in clima di guerra e che insicuro teme il domani. Ma è anche forte e coraggioso, sfida le bombe e i machete, per dimostrare che ci può essere del buono anche in una nazione in guerra, che la morte è forte ma l’amore può contrastarla, che la speranza nel cuore degli uomini non deve mai morire, perché solo se tutti si impegnano nel fare la propria parte, il mondo può migliorare. Spero che questo romanzo piaccia ai lettori e, ancor di più, mi auguro di essere riuscita a trasmettere almeno in parte il mio amore incondizionato per un continente che soffre da secoli per colpa dei bianchi e a sensibilizzare almeno in parte le nostre coscienze che troppo spesso risultano estranee agli avvenimenti che sconvolgono l’altra parte dell’umanità, quella che vive nel sud del mondo. L’autrice

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